Steven Osborne è probabilmente il più grande pianista britannico di questi anni. Ha suonato con le orchestre di mezzo mondo, eseguendo i Concerti più popolari del repertorio pianistico, come quelli di Rachmaninov, ma ama soprattutto stare solo davanti al pubblico, quando è più libero di realizzare le sue idee musicali in uno di quei programmi attentamente strutturati che sono una sua caratteristica. Trasferisce questi programmi anche nei suoi dischi, con cui ha vinto due premi Gramophone e tre Schallplattenpreis. Per il suo debutto romano ha scelto Prokof'ev, Ravel e Berg, tre grandi compositori di tre diverse scuole della prima metà del Novecento, il suo periodo musicale preferito.
Programma:
Prokof’ev - Sarcasms op. 17
Ravel - Miroirs
Berg - Sonata in si minore op. 1
Prokof’ev - Sonata n. 8 in si bemolle maggiore op. 84