Il Museo del Novecento presenta: James Irvine: Un Inglese a Milano un omaggio al designer e al suo rapporto con la città di Milano.
Il progetto, a cura di Maria Cristina Didero e Marco Sammicheli, è una macro-rappresentazione compatta del mondo di Irvine, che spazia da una selezionata serie di prodotti, prototipi, collezioni, disegni, ispirazioni e materiali. Irvine arriva a Milano nella metà degli anni ’80 dopo aver concluso i suoi studi a Londra alla The Royal College of Art e da allora non lascerà più l’Italia fino alla sua recente scomparsa, avvenuta nel 2013.
A Milano Irvine fonda lo studio milanese Chelsea boy, negli anni cruciali dello sviluppo internazionale del Salone del Mobile, hub sicuro e gioviale per una comunità di colleghi designer che successivamente diventeranno star della scena creativa mondiale e personalità del design contemporaneo. Marc Newson, Jasper Morrison, Naoto Fukasawa, Konstantin Grcic e Micheal Young hanno eletto lo studio di Irvine a base italiana dei loro progetti.
James Irvine era profondamente innamorato dell’Italia e in particolare della città di Milano e dell’atmosfera che qui si respira; la mostra vuole raccontare anche questo aspetto, non secondario della sua personalità e - conseguentemente - delle sue opere.