Stai cercando lavoro all'estero o in una multinazionale in cui dovrai parlare inglese? Ti diamo alcuni consigli su come preparare il tuo CV in inglese: quanto devi scrivere, cosa devi includere, come tradurre titoli e certificati scolastici e accademici e come presentarti per distinguerti dagli altri candidati.
Se hai avuto esperienza della ricerca di un lavoro, probabilmente sai benissimo perché si dice che cercare un lavoro sia un lavoro in sé. Il primo passo di quello che, spesso, è un processo lungo e a volte stressante è quello della stesura del Curriculum Vitae, o CV (in inglese britannico CV, negli USA “resume”). Spesso è la prima impressione che si dà a potenziali datori di lavoro e, come si usa dire, “first impressions count”. E’ importante ricordarsi che, sebbene non vi siano regole definitive in merito ai Curriculum Vitae, è certo utile avere un’idea chiara di quanto includere, e quanto non includere, in un CV in inglese. Qui alcune idee, per aiutarti ad iniziare:
Lunghezza: Non scrivere troppo. Alcune persone insistono nel dire che il CV non debba essere più lungo di una facciata A4. Sebbene questa lunghezza possa non essere sufficiente a contenere tutti i tuoi risultati e le tue esperienze di lavoro, spesso in un CV, effettivamente, “less is more”. Nessuno è interessato ad una certificazione ottenuta quando avevi 8 anni. Cerca di limitarti ad abilità e esperienza rilevanti. Due facciate di A4 dovrebbero essere più che sufficienti.
Cosa includere? Un CV dovrebbe includere tutte queste sezioni:
- Informazioni personali – nome, indirizzo, data di nascita e informazioni di contatto
- Istruzione – inserisci prima le tue qualifiche più recenti, in modo che compaiano per prime, e includi le date di inizio e fine di ciascun percorso formativo, nonché il nome dell’istituzione
- Esperienze lavorative – ancora una volta, inserisci prima le esperienze più recenti. Pensa a come scrivere, in inglese, una breve descrizione di ciascuno dei lavori che hai svolto. Cerca di rendere le descrizioni rilevanti rispetto al lavoro per il quale stai facendo domanda. Ad esempio: se lavoravi in un hotel cerca di sottolineare le abilità di customer services o le abilità linguistiche che dovevi utilizzare in quel ruolo qualora, ovviamente, siano utili e richieste anche per il ruolo per cui stai facendo domanda. Se non hai particolari esperienze lavorative potresti riportare eventuali esperienze di volontariato, stage, o progetti di studio che, probabilmente, ti hanno richiesto simili abilità a quelle richieste dal mercato del lavoro.
- Altre abilità – qui puoi includere informazioni su altre tue competenze quali, ad esempio, quelle informatiche, le lingue, la patente, ecc. Ricorda di fornire informazioni oneste. Per le lingue è certamente utile, come riferimento, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Se scrivi sul Curriculum di essere fluente in inglese sii preparato a dimostrarlo al colloquio!
- Interessi – questi dovrebbero essere interessi che corrispondono al lavoro per cui stai facendo domanda, e che dicano qualcosa di te. Se stai ad esempio cercando un lavoro nel settore HR, i tuoi hobby dovrebbero riflettere un interesse rispetto alle persone e al lavoro di squadra.
- Referenze – pensa ad almeno due persone che possano fornirti delle referenze. Se non hai più spazio scrivi semplicemente “references on request”, dato che comunque molti datori di lavoro posticiperanno il controllo delle referenze al momento successivo al colloquio.
Come si dice....?
Controlla come tradurre qualifiche e titoli in inglese, ma non temere, se necessario, ad usare anche l’italiano qualora non esistesse un equivalente in inglese, perché spesso i titoli non sono completamente corrispondenti. In alcuni casi potresti dovere scrivere alcuni termini in italiano e poi darne spiegazione in inglese. Qui alcuni esempi:
ITALIANO | INGLESE |
Maturità | Maturità (equivalent to A-levels) (UK) Maturità (equivalent to High School diploma) (US) Maturità (secondary school certificate) (other countries) |
Formazione professionale | Vocational training |
Laurea |
Degree |
Master universitario | Master´s degree / Master´s |
Dottorato |
PhD / doctorate |
Il “personal statement” – alcune persone amano inserire un “personal statement”all’inizio del Curriculum. Si tratta di solito di un breve paragrafo di quattro o sei righe, una specie di piccolo spot promozionale che fornisce velocemente un sunto del tuo profilo, delle tue abilità, delle tue qualità e esperienze. L’idea è che permetta al datore di lavoro di identificare velocemente cosa potresti offrire all’azienda. Potrebbe essere qualcosa del tipo “'I am a motivated graduate in communications looking for a support role in a media organisation. I have successfully worked on international projects during work placements in different leading media companies in Florence, where was I the contact person for valued clients, and now I am looking for an opportunity to expand my international experience in a similar setting in the UK”. Ancora una volta, cerca di focalizzarti sulle skill e sulle esperienze rilevanti rispetto alla posizione per cui stai facendo domanda. Un “personal statement” non è fondamentale ma è sempre più comune sui CV, soprattutto sul mercato delle industrie creative.
Devo inserire una fotografia? Nel Regno Unito e negli Stati Uniti non è pratica diffusa quella di includere una fotografia nel Curriculum – anzi, in alcuni casi potrebbe sembrare una scelta strana, a meno che il processo di application non la richieda. In entrambi i Paesi esistono regolamenti e leggi severe su cosa possa essere richiesto da un datore di lavoro in un processo di selezione, al fine evitare discriminazioni. Dunque non pensare di dovere inserire tutte le tue informazioni personali sul tuo CV. Se sei in dubbio, evita – è abbastanza semplice, nel caso, chiedere al datore di lavoro di visitare il tuo profilo su LinkedIn, se ne hai uno e, se non ce l’hai, l’azienda avrà comunque modo di vedere come sei quando ti chiameranno per il colloquio!
Fatti notare (ma per buoni motivi) – ricordati che probabilmente non sai chi leggerà il tuo CV. Potrebbe essere un giovanissimo e “trendy” HR manager che ama leggere informazioni curiose scritte con caratteri strani e su fondo giallo... ma probabilmente non sarà così. Cerca dunque di fare in modo che il tuo Curriculum non sia troppo bizzarro e che non attiri l’attenzione per motivi inutili. Si tratta di un documento professionale, e deve sembrare tale. Sicuramente è una buona idea chiedere ad un amico di madrelingua inglese o, addirittura, ad un insegnante di inglese, di controllare grammatica e vocabolario, e assicurarti di controllare bene spelling e ortografia con uno spell-checker affidabile. Molti recruiter affermano che errori di grammatica o vocabolario sono sufficienti a scartare un candidato. Assicurati anche che il tuo indirizzo email sia aggiornato e professionale e che non sia, ad esempio, 'Partyboy2000 @gmail.com’ o cose simili.
Linguaggio: qualsiasi sia il lavoro per cui stai facendo domanda, ci sono alcune frasi sempre utili nei CV. Cerca di usarle quando parli di esperienze o competenze passate:
- I was responsible for – ad esempio: I was responsible for dealing with customer complaints.
- Develop skills - ad esempio: I was able to develop my communication skills
- Role (come alternative a job) - ad esempio: This role allowed me to use my language skills
- Gain experience - ad esempio: I gained experience in keeping records up to date
- Professional training - ad esempio: My professional training includes ...
- Usa aggettivi positivi per descriverti - ad esempio: creative, pro-active, innovative, reliable, positive
- Evita di usare 'did' o 'worked' ma usa altri verbi, ad esempio: coordinated, implemented, managed, achieved, identified
Il tuo CV deve essere semplice da leggere, chiaro, accurato, onesto ma, soprattutto, deve riportare in maniera complete la tua esperienza. Il British Council ha sviluppato alcune risorse utili per aiutarti a scrivere un CV e anche alcuni consigli su cosa includere o meno nel CV.
Good luck finding your dream job!